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Recensione: L’eco solitaria delle onde di Lucille Bauman


L'ECO SOLITARIA DELLE ONDE

di Lucielle Bauman

Prezzo: € --- | Ebook: €  2,99 |
Pagine: 298 | Genere: Historical Romance |
Editore: Data di pubblicazione:  29 Aprile

Trama


America, 1977. Una telefonata in piena notte sveglia Eva; Viktoria, la sua adorata nonna, è morta. Lei parte subito per la Germania, ma nella villa della nonna impregnata di un passato malinconico scopre dell’arresto di suo marito, il noto politico Gregory Wright, invischiato in un sexy scandalo in cui una prostituta ha perso la vita. Il mondo di Eva frana sotto i colpi della stampa. Di nuovo si affacciano le incertezze del passato, le ferite provocate dalla relazione scandalosa con il cugino Stefan e dall’inizio di una solitudine viscerale, che l’ha inseguita sin nel presente. Tutto sembra perso, di nuovo, ma proprio allora la voce di Viktoria torna prepotente dentro di lei. Le intima di riprendersi la propria felicità, di combattere, spingendola grazie a un’amicizia ritrovata fino alle coste selvagge di Cape Cod, in un luogo in cui abbandono e incontro si fondono nell’eco solitario delle onde. Al Midnight Blue, un vecchio albergo sull’oceano chiuso ai turisti, Eva inizia un lungo viaggio dentro se stessa, alla ricerca della donna persasi nell’indifferenza della propria famiglia e di un matrimonio fatto di apparenze e promesse tradite. Tra ritorni inattesi e violente mareggiate Eva affronta finalmente i tanti nodi della sua vita, risvegliandosi, dopo lunghi anni di oblio, nella pelle di una donna nuova, più simile a Viktoria di quanto non creda, ma con la stessa intensa, vorace, fame di vita.

  
 


IL MIO PENSIERO SUL LIBRO

Ultimo capitolo dedicato alla saga della famiglia Hoffman, una storia iniziata nel lontano 1914 e che si conclude alla fine degli anni 70, la storia di una famiglia i cui membri hanno combattuto per tre generazioni in tre guerre differenti, finendo all'inferno, toccando il fondo e riuscendo a risalire grazie alla forza dell'amore.
Ne I segreti del giardino d'inverno abbiamo visto Stefan e Christian impazzire davanti all'atrocità della Grande Guerra, in In cerca di stelle lontane gli Hoffman devono fare i conti con i Nazisti e la Seconda Guerra Mondiale, mentre qui è Stefan, il nipote di Hanneke e Stefan Hoffman a ritrovarsi nell'inferno della Guerra nel Vietnam, ma ancora una volta la storia raccontata da Lucille Bauman va oltre tutto questo e soprattutto non è solo questo!
L'amore in ogni sua forma è il grande protagonista di questo nuovo volume, l'amore per la famiglia e per se stessi, ma anche quell'amore più profondo, carnale che lega due anime gemelle e che ancora una volta è ostacolato...
Ancora una volta la Bauman scrive una storia che arriva dritta al cuore del lettore, lo travolge e lo coinvolge al punto da non riuscire a staccare un solo istante gli occhi dal libro, ancora una volta tutto viene descritto con cura certosina, nulla viene lasciato al caso, nulla viene tralasciato, l'aspetto psicologico e emotivo sono quelli su cui l'autrice si sofferma maggiormente, i tormenti di Stefan, i dubbi e il dolore di Eva e poi ancora Viktoria, sempre presente nella vita della sua famiglia.
Avevamo lasciato la famiglia Hoffman nel 1945 alla fine del conflitto bellico che ha visto la Germania cadere sotto i colpi degli Alleati e li ritroviamo nel 1977, ormai anziani e con una nuova generazione che si fa avanti e come sempre alcuni personaggi sono cambiati, evolvendosi pari passo con la storia, altri invece sono rimasti quasi uguali, diventando più duri, freddi e testardi...
La storia come sempre è narrata in terza persona e attraverso il punto di vista dei due protagonisti, anche se in realtà il POV di Stefan è più limitato e si concentra soprattutto sulla sua esperienza nel Vietnam, mentre attraverso Eva scopriamo il loro passato, le loro colpe e come sono cambiati alcuni personaggi... Ritroviamo Marlene, la figlia di Viktoria e ancora una volta ci si domanda come possa esser così egoista, crudele e chiusa: uno dei personaggi che sicuramente ho più odiato in questa serie.
Il comune denominatore di questa serie di tre volumi è la forza con cui i protagonisti riescono a rinascere, il modo in cui arrivano a toccare il fondo, scavare e poi ricominciare a salire, analizzando se stessi, il proprio passato e le proprie scelte, a volte colpevolizzandosi, ma riuscendo sempre a rinascere e a ricominciare. 
Eva ha avuto un'infanzia difficile, con una madre alcolizzata e troppo concentrata su se stessa per riuscire a fare la madre e un padre consumato da un matrimonio in cui solo lui ha dato, la vita non ha sorriso a Eva, che si è innamorata della persona sbagliata, ma il suo errore l'ha portata a conoscere meglio Viktoria, quella nonna lontana e tanto denigrata da sua madre, una nonna che si è rivelata essere diversa da come le veniva descritta e che l'ha sostenuta e l'ha aiutata nei momenti più difficili. Eva nella sua vita affronta vari gradi di difficoltà, ma come si ripete spesso lei è una Hoffman e non si fa spezzare, riprende in mano le redini della sua vita e anche se lentamente fa i conti con le sue scelte, con se stessa e con quello che le è stato tolto e che le è stato fatto.
Nonostante non siano moltissimi i capitoli su Stefan in quel poco che viene raccontato di lui ci si riesce a fare un'idea precisa e completa di questo personaggio e ancora una volta il lettore si ritrova catapultato nell'orrore di una guerra, leggendo cose di cui spesso non si legge nulla sui libri di storia, crimini che sono stati sepolti insieme alle vittime che li hanno subiti: l'intensità con cui la Bauman ci parla dell'inferno della guerra nel Vietnam mette i brividi al lettore, lo scuote nel profondo e lo commuove fino alle lacrime.
Ogni volta i protagonisti dei libri della Bauman mi fanno venire in mente la metafora del Kintsugi, l'arte delle cicatrici che diventano preziose: rompendosi la ceramica prende una nuova vita grazie alle linee delle fratture aggiustate tramite l'oro e che diventano cicatrici preziose... I protagonisti della saga della famiglia Hoffman si sono rotti in tanti pezzi, ma quei pezzi son stati rimessi insieme e ricuciti e ogni singola cicatrice sul loro cuore e sulla loro anima gli ricorda che quando si sono rotti la loro vita non è finita, semplicemente è cambiata e loro non sono imperfetti, sono semplicemente rinati grazie alla loro resilienza.
Sono davvero tanti i messaggi nascosti tra le pagine di L'eco solitaria delle onde e il lettore capitolo dopo capitolo li percepisce tutti, li vede scorrere sotto i suoi occhi, quasi li tocca e si sente parte della storia che sta leggendo, si riconosce a volte negli sbagli commessi dai protagonisti, prova le loro stesse emozioni e li ama profondamente, li sente vicini, come se fosse lui stesso parte della loro vita.
La Bauman ha la grande capacità di rendere tutto così terribilmente reale, di riuscire a trasmettere al lettore ogni singola emozione, gli entra nel sangue e lo fa perdere tra le sue meravigliose storie. Questa autrice ha un talento unico, i suoi libri sono veri piccoli capolavori scritti con uno stile armonioso e pulito, con una storia concreta, corposa e che prende il via da fatti storici reali, il cui studio approfondito e curato lo si nota in ogni singola pagina e è proprio questa cura che l'autrice mette nelle sue ricerche a rendere i suoi libri così realistici. 
L'eco solitaria delle onde è un inno alla speranza, ci ricorda di non mollare mai, di continuare a lottare per la nostra libertà e la nostra felicità. Il finale è come sempre inaspettato, per nulla banale e assolutamente perfetto, anche se lascia il lettore in sospeso e speranzoso che questo non sia veramente l'ultimo capitolo di questa saga, perché oramai gli Hoffman sono come amici di vecchia data e sarebbe bello poter scoprire cosa accadrà alla prossima generazione...
Non posso che consigliarvi ancora una volta questa meravigliosa saga familiare, ogni libro è un'avventura unica e indimenticabile, con alcuni momenti drammatici e scene a volte un po' troppo crude, ma necessarie, perché non c'è altro modo di descrivere certi orrori, ma ogni libro è anche una nuova scoperta, un continuo batticuore e tra un sorriso e non poche lacrime si arriva alla fine in un attimo, completamente rapiti dalla lettura e da una storia che scivola via senza mai annoiare.




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